Relazione tra volumi di attività ed esiti dell’assistenza ospedaliera: evidenze epidemiologiche a supporto del processo di revisione del Decreto Ministero della Salute 2 aprile 2015 n. 70
Cerza F.*, Cicala Stefano D.*, Bernardini F., Forti M., Guglielmi E., Fortino A., Mantoan D., Baglio G. Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali – AGENAS
*Questi autori hanno contribuito in egual misura all’elaborazione del presente lavoro.
Il Decreto del Ministero della Salute 2 aprile 2015 n.70 ha rappresentato in questi anni un riferimento cruciale nella riorganizzazione dei servizi, a sostegno della qualità e della sicurezza delle cure. In particolare, nel decreto vengono riportate le soglie di volume per una serie di ambiti nosologici e procedure diagnostico-terapeutiche, a garanzia di migliori esiti di salute. Si prevede inoltre che tali soglie siano sottoposte a periodici aggiornamenti, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche.
In questa prospettiva, il presente lavoro intende valutare la presenza di correlazioni statistiche tra volumi di attività ed esiti dell’assistenza ospedaliera, limitatamente ad alcune condizioni cliniche e procedure terapeutiche per le quali sono disponibili specifici indicatori nell’ambito del Programma Nazionale di valutazione degli Esiti.
L’ impatto della pandemia SARS COV-2 sulla spesa farmaceutica convenzionata e sull’utilizzo dei farmaci. Analisi dei consumi farmaceutici in una Azienda Sanitaria di Roma
Vasselli L.*, Pellecchia G.M.*, Fioretti G.**, Amato S.***, Ciaralli F.***
*Dirigente Farmacista ASL Roma2
**Medico Università degli Studi Tor Vergata
***Dirigente Medico ASL Roma2
La spesa farmaceutica territoriale convenzionata rappresenta un indicatore diretto di consumo e può essere interpretato, in prima approssimazione, come indicatore indiretto di bisogno di salute.
Indica la spesa riferibile ai farmaci rimborsabili di fascia A, al lordo o al netto delle quote di partecipazione alla spesa a carico degli assistiti, distribuiti attraverso le farmacie pubbliche e private convenzionate (spesa farmaceutica convenzionata).
La spesa farmaceutica ha costituito fino al 31.12.2020 il 7,85% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) [1]e rappresenta una voce oggetto di continuo monitoraggio in virtù dell’applicazione dei principi di appropriatezza prescrittiva, del buon uso delle limitate risorse, e della necessità di ridurre e contenere la spesa sanitaria assicurando al contempo una adeguata assistenza ai cittadini.
I vaccini coniugati quadrivalenti contro i meningococchi ACWY
Iovene I.1, Igidbashian S.2, Franco E.3
1 Medico collaboratore, Ministero della Salute
2 Sanofi Pasteur
3 Professore f.r., Università degli studi di Roma Tor Vergata
Le malattie invasive da meningococco (MIM) sono causate da 6 sierogruppi del batterio Neisseria meningitidis (A, B, C, W, X e Y), sono fra le più gravi malattie infettive prevenibili con la vaccinazione, caratterizzate da un elevato tasso di letalità e rischio di sequele permanenti.
Nel mondo l’incidenza delle MIM è generalmente bassa con differenze per regioni e gruppi di età. Il rischio aumenta in condizioni di sovraffollamento o in caso di viaggi in zone endemiche.
I primi vaccini prodotti utilizzando antigeni della capsula polisaccaridica hanno dimostrato una buona efficacia protettiva, ma di breve durata. La coniugazione degli antigeni con proteine ha permesso di ottenere una risposta anticorpale più duratura verso 4 sierogruppi: A, C, W, Y. Attualmente sono disponibili quattro vaccini coniugati quadrivalenti ACWY, tre dei quali approvati in Europa, che hanno mostrato elevata immunogenicità e sicurezza.
L’attività del Dipartimento di prevenzione ASFO nella gestione dei casi confermati di Covid-19 nelle scuole del territorio pordenonese
Candela G., Del Bianco F., Lo Giudice A., Bolzonello C., Bomben L., Sumelli C., Biasotto E., Pilan S., per il Gruppo Scuole AsFO*
* Gruppo Scuole AsFO: Bazzana Danilo, Bellotto Serena, Bellu Matteo, Biasotto Eleonora, Bolzonello Carlo, Bomben Lucio, Bonas Laura, Candela Giuseppe, Casagrande Michela, Coden Rosanna, Cusenza Valerio, De Carlo Luisa, Del Bianco Flavio, Di Garbo Francesco, Feltrin Lara, Giordari Jessica, Goi Giulia, Guastaferro Anna Clara, Lorusso Luciana, Lo Giudice Adriana, Pilan Stefania, Polovyk Iryna, Rossillo Betty, Sumelli Cristina, Zampis Carmen, Trevisanut Elisa, Ballarin Eleonora, Berton Roberta, Carbut Fabrizio, Caroselli Lucia, Castellarin Elena, Del Zotto Laura, Martin Sandra, Maurutto Nelly, Piovesana Leda, Zulian Michela.
La pandemia da SARS-Cov-2 esplosa nel 2020 ha determinato una chiusura di portata eccezionale delle scuole che ha coinvolto almeno 188 paesi nel mondo lasciando a casa più del 90% dei bambini. Questo evento ha escluso bambini e ragazzi dall’opportunità di imparare, socializzare, sperimentare e ha aumentato la dispersione scolastica.
Abitudini, stili di vita e socialità: una cluster analysis di studenti universitari italiani
Giampaoli S.1, Lenzi F. R.1, Parente G.2, Frajese V. G.1, Tessitore A.1
1. University of Rome “Foro Italico”, Department of Movement, Human and Health Sciences, P.zza L. De Bosis, 6, 00135 Rome, Italy
2. Sapienza University of Rome, CORIS Dipartimento Comunicazione e Ricerca, Via Salaria, 113, 00198 Rome, Italy
L’analisi dei determinanti della salute nella popolazione studentesca può essere utile ad accrescere la consapevolezza dei corretti stili di vita nelle giovani generazioni. La selezione di specifici marker biomedici, quali gli advanced glycation end products (AGEs), assieme all’analisi dei comportamenti sociali può essere di aiuto nella valutazione delle scelte di stili di vita.
Un questionario, contenente una sezione anamnestica, una di valutazione del grado di attività fisica e una dedicata ai parametri sociologici, è stato sottoposto a 110 studenti di due atenei italiani, selezionandoli tra le Facoltà di Scienze Motorie e la Facoltà di Medicina.
L’ossimoro delle “Malattie rare” può diventare un problema di Sanità pubblica?
“La recente approvazione del testo unico sulle malattie rare da parte dei due rami del Parlamento (Disposizioni per la cura delle malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani) richiama l’attenzione degli operatori di Sanità pubblica su una materia vasta e disomogenea come la ricerca, la diagnosi e il trattamento delle malattie rare. La disponibilità di un testo di legge, anche se devono seguire i decreti attuativi per rispondere alle necessità concrete dei malati e delle loro famiglie, è comunque uno strumento essenziale nella “cassetta degli attrezzi” degli operatori in quanto «dai documenti storici più antichi a quelli contemporanei si hanno prove del ricorso ad atti normativi non solo nei momenti di emergenza (gestione delle epidemie) ma anche nell’organizzazione e il controllo della vita quotidiana sempre in nome e per conto della salute collettiva”