Damiani G.1, Pascucci D.1, Sessa G.1, Morini M. 2, Fantini M.P.3, Buja A.4, Lonati F.5, Expert Panel *, Adja K. Y. C.3
1 Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italia
2 Coordinatore Gruppo di lavoro Assistenza Primaria Società Italiana Igiene e Medicina Preventiva
3 Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, Alma Mater Studiorum – Università di
4 Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica, Università di Padova, Italia
5 Presidente Associazione APRIREnetwork-Salute a Km0
Bologna, Italia
* Expert Panel: Alberto Dal Molin, Lucia Galluzzo, Pietro Gareri, Paola Kruger, Francesco Landi, Pierangelo Lora Aprile, Luigi Memo, Graziano Onder, Leonardo Palombi, Gennaro Volpe
La popolazione mondiale sta invecchiando rapidamente e, dal momento che l’aumento della speranza di vita alla nascita non sempre corrisponde ad un aumento degli anni di vita in buona salute, in futuro si osserverà un incremento delle persone in condizione di fragilità. Considerando l’invecchiamento della popolazione, l’associazione tra età e fragilità e l’impatto di ciò sui bisogni di salute delle persone anziane e di converso sui sistemi sanitari, è possibile affermare che la fragilità sia una minaccia significativa per la salute pubblica, tanto da essere etichettata come il “futuro core business della sanità pubblica”.